Il Florence Dance Festival, per un quarto di secolo, continua in modo esemplare a mantenere l’arte della danza in primo piano, rendendola più accessibile e vicina al pubblico. Contemporaneamente, attraverso la presentazione di più di 500 spettacoli e performance, ha dato l’opportunità a coreografi e alle loro compagnie di presentare produzioni di danza e balletti, e di conseguenza comunicare il loro messaggio di vitale creatività assieme ad una miriade di artisti provenienti da altri campi trasversali, come quello della musica, dell’arte visiva e delle arti sceniche.
28 anni fa, in occasione dei Mondiali di Calcio, Italia 90, la direzione artistica del Festival ha avuto preciso mandato da parte del Comune di Firenze, nel duplice scopo di fondare un festival internazionale della danza a Firenze per i suoi cittadini e per i turisti ospiti della città e per rilanciare l’Anfiteatro delle Cascine all’interno del più vasto progetto Grandi Cascine. Successivamente, la potenza artistica e politica culturale del Festival ha fatto da supporto all’Amministrazione Comunale per il rilancio del Teatro Romano di Fiesole attraverso ben 5 brillanti edizioni, per difendere Piazza SS. Annunziata dal degrado con tre annualità, partecipare alla riscoperta del Giardino di Boboli, allargare il sistema culturale del territorio fiorentino con un emblematica stagione a Villa Solaria di Sesto Fiorentino fino ad uno speciale anno celebrato a Piazzale Michelangelo. Dal 2002 al 2007 the Winter Season, del Florence Dance Festival, ha animato il Teatro Goldoni in collaborazione con l’Assessorato della Cultura del Comune di Firenze e la Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino, con la volontà di rilanciare il teatro a livello cittadino. L’annuale Galà ‘The Second Generation’ del Festival ha animato ‘teatri’ di grande fascino, incluso Castello Vincigliata, Forte Belvedere, Villa La Petraia, Giardino Torrigiani, Museo Nazionale del Bargello e Galleria degli Uffizi.
Accanto al Ministero dei Beni Culturali Dipartimento dello Spettacolo dal Vivo, complici l’Assessorato della Cultura della Regione Toscana e la Provincia di Firenze, il Festival ha potuto investire idee e passione, nonché contributi economici previsti per la cultura, per fondare crescere e fortificare un progetto, che oggi è diventato un appuntamento d’eccellenza e un’emblematica manifestazione, che guarda a Firenze come una fonte di ispirazione e punto di arrivo, e verso l’Europa e la cultura del mondo come punto di ritorno.
In questo percorso, abbiamo potuto contare su uno schieramento di altre istituzioni pubbliche e private come l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, il Museo Nazionale del Bargello, la Soprintendenza per il Polo Museale di Firenze, la Fondazione Teatro della Pergola, Federeventi – Confcommercio Firenze, e il Consolato degli Stati Uniti d’America a Firenze, e altri ancora, che oggi fanno parte del pool esecutivo del FDF e condividono i successi di una manifestazione Fiorentina D.O.C.
I principi artistici, sociali, culturali e didattici, sotto la direzione di Marga Nativo e Keith Ferrone, hanno accompagnato il Festival attraverso l’ospitalità delle più importanti compagnie di fama internazionale, la coproduzione e la presentazione delle più rappresentative formazioni nazionali, la costruzione e produzione di nuovi spettacoli coreo-musicali in prima assoluta, lo spazio riservato a coreografi emergenti e il perfezionamento dei giovani danzatori in palcoscenico.
La memoria storica della manifestazione, segna il valore culturale come testimonianza dell’arte dei tempi, mentre contribuisce alla contemporaneità culturale della città stessa; ricordiamo alcuni tra i grandi appuntamenti con i miti della danza: Merce Cunngnham, Maurice Béjart, Antonio Gades, Josè Limon, Carolyn Carlson, Triscia Brown, Igor Mossiev, Cristina Hoyos, i grandi coreografi e le loro compagnie David Parsons, Stephen Petronio, Boris Eiffman, Pasquale Rioult, e gli étoile Alessandra Ferri, Julio Bocca, Isabelle Gueren, Laurence Hillaire, Marga Nativo, Carla Fracci, e le compagnie, Teatro La Scala, Sydney Dance, Sankai Juku, New York City Ballet, Opera di Perm, Hubbard Street, Alterballetto, Scapino Ballet, Rambert Dance Company, oltre alle tante produzioni della compagnia residente Florence Dance Company e alle tante occasioni di vedere coreografi emergenti all’insegna della novità.
La sede del Florence Dance Festival al Museo Nazionale del Bargello dall’anno 2009, rappresenta un traguardo notevole nel percorso della sua carriera artistica, grazie al tenace appoggio della Direzione del Museo Nazionale del Bargello e della Ex-Soprintendenza per il Polo Museale Fiorentino. Il privilegio di poter programmare nell’affascinante Cortile del Bargello, un teatro/salotto che offre un’esperienza intima, dinamica e trascendentale tra pubblico e performer, ha stimolato la direzione artistica del Florence Dance Festival a sviluppare una serie di tematiche che trainano, con la loro influenza, la programmazione sviluppata nell’esordio del 1990, ovvero, la salvaguardia della tradizione della danza e del balletto e la promozione della sua contemporaneità, attraverso la presentazione delle migliori compagnie e coreografi presenti nel panorama internazionale.
Bargello in Danza
progetto artistico
La tematica della 28° edizione si ispira al meraviglioso luogo dove risiede il Florence Dance Festival … il Bargello.
Ormai da otto edizioni, il Museo Nazionale del Bargello è la casa di cartelloni eccellenti, arcobaleni di spettacoli vivaci, che brillano di originalità e innovazione, esemplari dell’arte coreutica per eccellenza in ambito artistico/culturale. I protagonisti, godendo della capacità comunicativa universale della danza, hanno potuto tenere un dialogo aperto con il pubblico, lasciando la loro indelebile impronta d’amore e passione sul palcoscenico targata FDF.
L’affascinante cortile dell’antico Palazzo del Podestà di Firenze è diventato in questi anni, complice di una perspicace direzione culturale polivalente del Museo stesso, un vivace salotto, tanto amato dai fiorentini e dagli ospiti della città per poter godere della danza in tutto il suo splendore. Lo spazio teatrale, che offre condizioni ideali sia per gli artisti che per il pubblico, assicura un’esperienza genuina – quell’inconfondibile miscela di magia tra mistero e meraviglia – che solo lo spettacolo dal vivo può offrire.
L’arte tersicorea in questo luogo ha avuto la possibilità di nutrirsi e maturare, ispirandosi ai sussurri delle mura medievali che proteggono le opere degli artisti maestri del Rinascimento, svelando, in un canto continuo, il suo volto di eterna bellezza, sospeso tra tradizione e attualità.
Casa, dunque, si, ma anche musa ispiratrice, un connubio perfetto tra luogo e manifestazione. Abbiamo potuto realizzare programmi che oltre a identificarsi con il Museo del Bargello, propongono tematiche che hanno segnato la contemporaneità della stessa Firenze: Le Quattro Stagioni in musica e danza al Bargello (2009), From here to eternity (2010), Made in Italy! – 150° Anniversario dell’Unità d’Italia (2011), Riscoprendo un Mondo Nuovo, dedicato al 500° Anniversario della morte di Amerigo Vespucci (2012), The New Age of Dance (2013), 2014 – il 25° Anniversario del Festival, empowered by Michelangelo. L’edizione 2015 è stata un’occasione per celebrare i 150 anni di Firenze Capitale d’Italia, il 750° anniversario dalla Nascita di Dante Alighieri e i 150 anni della fondazione del Museo Nazionale del Bargello, fino alla scorsa stagione – Portraits in Dance (2016).
E allora, quest’anno, il Florence Dance Festival si riconosce con semplicità, ma con grande riverenza, nel titolo ‘Bargello in Danza’. I protagonisti di questa edizione presenteranno, il loro inno alla vita dal panorama internazionale della danza in modo davvero emblematico: dalla Spagna e Argentina, la passione folkloristica del flamenco e del tango, con le compagnie Flamenco Tango Neapolis e Naturalis Labor; dalla capitale della danza di New York due appuntamenti squisitamente contemporanei, il primo con l’outsider Molissa Fenley, che con la sua compagnia presenterà un quartetto coreografico appositamente pensato per il FDF, la seconda dedicata a coreografi e danzatori emergenti del progetto didattico/spettacolare Toscana Dance Hub, diretto da Giada Ferrone, co-direttrice della compagnia Second Avenue Dance Company della New York University, presso la Tisch School of Arts.
Continuando con il vocabolario coreografico europeo, troviamo Johan Inger e Jiří Pokorny per Aterballetto, che presenteranno rispettivamente Words and Space e Rain Dogs; la poesia in movimento della pluripremiata Compagnia Zappalà Danza con un emozionante spettacolo, con musica dal vivo dal titolo “Naufragio con Spettatore”; da Marsiglia la Compagnie Vergari Ballett con lo spettacolo “Movimenti” in omaggio allo scultore Ghiorgo Zafiropulo; proseguendo con “Cenerentola” ultima produzione di KAOS Balletto di Firenze, con una coreografia a quattro mani di Roberto Sartori e Christian Fara; inoltre, Angelo Egarese, alla guida della Kinesis Contemporary Dance Company, sarà in scena con “eVOLUTION – sit and think”; e poi ancora Hamlet, dello studioso Walter Matteini, con l’imPerfect Dancers Company e l’attualità della danza urbana di DaCru e Mystes, con i guru dell’hip hop Marisa Ragazzo, Omid Ighani e Gigi Nieddu. Infine, in scena sotto la guida creativa di Marga Nativo, vedremo un inedito “Bolero”, interpretato da FloDance Corps formazione Junior, composta da giovani danzatori del Florence Dance Center, nella stessa serata Arianna Benedetti, direttore artistico della compagnia Antitesi, presenterà “Feeling”.
Fra gli eventi collaterali CREATIVE ARTIST SERIES – Matricola n. 1 – Roberto Zappalà – MoDem a domicilio “International dance workshop & performance” a cura di Roberto Zappalà e una mostra dedicata allo scultore Ghiorgo Zafiropulo. Una serie di appuntamenti imperdibili per tutti gli amanti non solo della danza, ma dell’arte in genere.
Giornale Armonia Registrato al Tribunale di (Ta) N. 638 del 23/11/2004