di Massimiliano Calafatello
La compagnia Balletto Classico di Liliana Cosi Stefanel Marinescu, martedì 9 febbraio presenterà al Teatro Manzoni di Milano un caposaldo del repertorio classico.
Sulle tavole del palcoscenico milanese sarà di scena, infatti, una preziosa versione di Don Chisciotte.
Il personaggio, principe della letteratura spagnola ha ispirato numerosi artisti nel corso dei secoli.
Il cavaliere errante simbolo di straordinaria efficacia e rappresentante ideale dell’antieroe è protagonista di
uno degli spettacoli di maggior successo del repertorio classico di tradizione.
Il balletto si è distinto tra gli altri per avere saputo riunire e armonizzare letteratura, le dinamiche alte e virtuosistiche della danza accademica con la esuberante vigoria e vitalità della tradizione spagnola.
Nella storia della compagnia Balletto Classico occupa un ruolo e una posizione emotivamente molto forte dal momento che una prima versione del balletto è stata già proposta a Sanremo nel lontano 1978.Una versione più agile e dinamica è stata presentata sulle scene nel 1982 e da allora innumerevoli sono le repliche richieste in tutta Italia.
Il coreografo Stefanescu nella sua messa in scena, offre al pubblico uno spettacolo molto vivace senza tempi morti, trovando il giusto equilibrio tra i personaggi letterari proposti da Cervantes, Don Chisciotte e Sancho Pancha, che con il loro tipici tratti caratteriali sono passati alla storia offrendo spunti patetici e a volte ingenui e comici, con i veri e propri protagonisti del balletto, Kitri e Basil, lasciando incastonati come perle preziose le ‘variazioni’ e il ‘gran pas de deux’ attribuiti ai maestri della scuola russa. Questo balletto trova il suo vero successo nella simbiosi tra la tecnica virtuosistica della danza classica con lo stile delle danze popolari spagnole e zingare, a volte proposte in versione di ‘carattere’ come nella ‘Seguidillia’ e ‘Morena’, a volte invece in versione ‘classica’, come nel ‘Fandango’, ma senza nulla togliere alla ‘verve’ tipica e coinvolgente del suo Paese d’origine: la Spagna.
In palcoscenico i 23 ballerini, Solisti, Mimi e Corpo di ballo tra pura tecnica e racconto, danno vita a uno spettacolo di danza non stop capace di infondere al pubblico una contagiosa voglia di vivere.© DanzaNews.it by Giornale Armonia Registrato al Tribunale di Taranto n. 638 del 23/11/2004