Una compagnia in punta di piedi dalla provincia alla conquista dell’Italia

balletto di benevento

In tempi in cui le compagnie di danza vengono chiuse e lo spazio che si dà a quest’arte nei teatri è ridotto ai minimi sindacali, ci vogliono grandi dosi di coraggio e passione per decidere di investire in questo settore. Coraggio e passione non sono mancati a Carmen Castiello, che nel 2011 ha creato il Balletto di Benevento. Da un trentennio maître de ballet e coreografa, donna tenace e sensibile, Carmen si è posta alla guida di una compagnia che è riuscita ad imporre in questi anni sulla scena prima locale e poi nazionale. Dopo il debutto nell’ambito della XXXIII edizione del Festival Benevento Città Spettacolo con la performance «Racconti Mediterranei», l’ensemble sannita non ha più smesso, un allestimento dopo l’altro, di mettere d’accordo critica e pubblico. Nel 2013, con «Tango Querido – Storia d’amore e di passione» ha affascinato gli spettatori attraverso una singolare fusione: la danza classica e il tango si sono incontrati senza far perdere sensualità e passione al ballo argentino dichiarato patrimonio dell’umanità. Ha conquistato le platee anche «Schiaccianoci e il Re dei Topi», in una versione coreografica liberamente tratta dal balletto originale di Lev Ivanov che ha visto collaborare la direttrice Castiello e la prima ballerina Odette Marucci. Il 2015 è stato l’anno di un nuovissimo progetto, che ha riunito danza, arti sceniche e musica. Si tratta della «Carmen» di Bizet, che ha segnato l’inizio della collaborazione della compagnia con l’Orchestra Filarmonica di Benevento ed ha rappresentato il debutto alla coreografia di José Perez. Il danzatore cubano, noto per la sua partecipazione al talent «Amici» di Maria De Filippi, ha anche portato in scena l’opera popolare scritta da Mérimée vestendo i panni de geloso Don José. Accanto a lui, in quelli della protagonista, la giovane Marucci, astro nascente della danza italiana. Dopo aver interpretato la maliziosa gitana, la ballerina si è calata in nuovo ruolo romantico quanto tragico per «Romeo e Giulietta», altra produzione del Balletto di Benevento. Sulle immortali note di Prokof’ev, Gounod, Čajkovskij e Rota, il pubblico è tornato ad appassionarsi all’eterna storia shakespeariana d’amore contrastato, proposta con le coreografie di John Cranko e di Kennet Mc Millan, riprese dalla Castiello e da Romina Bordi con la supervisione d’eccezione di Ugo Ranieri. Le due coreografe, pur nel rispetto della tradizione, hanno dato un’impronta del tutto personale all’opera. La struggente vicenda degli amanti di Verona è stata raccontata tra variazioni tecniche, danze d’insieme e passi a due di grande equilibrio ed eleganza. Dopo il debutto al Teatro Romano di Benevento, dove il ruolo di Romeo era affidato ad Amilcar Moret Gonzalez, lo spettacolo è stato presentato questa estate al Festival Internazionale di Mezza Estate di Tagliacozzo. La storica manifestazione ha visto la compagnia presente in cartellone anche con un altro titolo: «Il mare dentro», emozionante omaggio a Pino Daniele. Il repertorio del cantautore partenopeo ha fatto da colonna sonora a questo lavoro che accosta sapientemente stili diversi, dal neo-classico fino all’interpretazione dei simboli della gestualità tipica napoletana in un linguaggio sperimentale ed innovativo. Tra i titoli di successo va poi ricordato «West Side Story», che lo scorso luglio ha inaugurato la prima edizione del #BCT – Festival del Cinema e della Televisione di Benevento. Uno straordinario allestimento che ha visto l’ormai consolidata coppia formata da José Perez e Odette Marucci affiancata da 30 giovani danzatori, 3 acrobati e 80 musicisti. E dopo un’estate trionfale, nuovi impegni attendono la compagnia, unica realtà tersicorea professionale sannita. Essa si distingue dalle altre compagnie presenti sulla scena nazionale per diversi motivi, a partire dal desiderio principale che anima la sua attività: promuovere la danza in provincia. Ma l’obiettivo della Castiello è anche quello di lanciare giovani e talentuosi danzatori. I suoi ballerini sono ragazzi e ragazze appartenenti al territorio (molti si sono formati nel centro studi che dirige), dei professionisti a cui dà spazio e visibilità. Inoltre, in un momento storico in cui non sempre gli spettacoli di danza richiamano a teatro numeri importanti di pubblico, la compagnia fa eccezione. Le platee sono sempre piene grazie alla capacità della direttrice di realizzare spettacoli rivolti ad un pubblico ampio, fatto non solo di ballettomani ed addetti ai lavori, con la convinzione che la danza debba essere un linguaggio accessibile a tutti, un’arte in grado di regalare emozioni.
Giornale Armonia Registrato al Tribunale di (Ta) N. 638 del 23/11/2004

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