Torna per il quinto anno consecutivo ONE BILLION RISING la campagna ideata da Eve Ensler che spinge oltre un miliardo di persone a danzare e manifestare la volontà di cambiamento, scegliendo l’arte, la musica e la poesia come segno di sfida e di celebrazione.
La scuola di danza Amarindance di Marina di Pisa sotto la direzione dei maestri e coreografi Irene Cannata e Niccolò Gaggio, ha preso parte a questa iniziativa mondiale già dallo scorso anno, coinvolgendo un enorme numero di persone e organizzando tre eventi differenti nella città di Marina di Pisa.
Anche quest’anno la scuola di danza Amarindance parteciperà all’evento collettivo contro la violenza su donne e bambini più grande di tutto il pianeta e lo farà Mercoledì 22 Febbraio alle 16:30 presso la casa di riposo di Padre Agostino,dove danzeranno sulle note di “break the chain” gli anziani ospiti della casa di riposo e i più giovani allievi del corso di giocodanza( Greta Bacci, Ottavia Alessandrini, Olivia Luperini, Giulia Musteret, Adele Pagni, Chiara Riparbelli, Marta Cantini, Alice Salvestroni, Chiara Baudoni, Angelo Gaggio) uniti da un unico scopo, dire basta alla violenza .”Anche quest’anno vogliamo spezzare la catena dell’odio e della violenza che troppo spesso sottomette non solo le donne, ma anche le persone più deboli; per questo saranno persone”deboli”a danzare sulle note di “break the chain””raccontano i maestri Irene e Niccolò”abbiamo pensato di dare voce agli anziani e ai bambini contro i maltrattamenti che troppo spesso vedono come vittime chi è incapace diribellarsi. La partecipazione e l’entusiasmo delle nonnine è stato contagioso, durante le prove siamo riusciti anche a farle stare in piedi ( cosa non da poco ). Naturalmente abbiamo riadattato movimenti molto semplici sulle note di Braek the chain e giorno dopo giorno si sono aggiunte nuove nonnine alle prove; loro che hanno già scritto un bel pezzo di storia vogliono continuare a scriverla, facendo la loro parte per un mondo migliore insieme ai più piccoli che questa esperienza la porteranno nel cuore.” concludono Irene e Niccolò.
ONE BILLION RISING REVOLUTION è un movimento globale, una rivoluzione che comincia dal corpo; è spontaneità e rumore, energia, ritmo di tamburi, per trasformare il dolore in potere, per affermare che ogni donna e ogni persona al mondo ha il diritto di vivere e decidere del proprio corpo e del proprio destino.
Iniziata nel 2013 e diventata da subito la più grande manifestazione di massa della storia dell’umanità, ONEBILLION RISING rinnova alle donne e agli uomini di tutto il mondo l’appuntamento per il 14 febbraio 2016, il giorno di San Valentino: non fiori e cioccolatini, quindi, ma ancora una volta la testimonianza dell’impegno e della volontà profonda di fermare con ogni mezzo culturale, legale e civile la violenza sulle donne e sulle bambine.
ONE BILLION RISING nasce da un’idea della scrittrice statunitense Eve Ensler, fondatrice del movimento V-Day e autrice de I monologhi della vagina, partendo dalla sconvolgente statistica delle Nazioni Unite che stimano che 1 donna su 3 sul pianeta sarà picchiata o stuprata nel corso della vita.
Questo significa un miliardo di donne e bambine.
Dopo l’exploit del 2013, ONE BILLION RISING ha continuato la sua battaglia con un’adesione crescente a livello globale, aprendo un nuovo dibattito sui diritti, il razzismo, le disuguaglianze economiche e le guerre dichiarate sui corpi delle donne in tutto il mondo.
Giornale Armonia Registrato al Tribunale di (Ta) N. 638 del 23/11/2004