Replicato in importanti festival e teatri sia in Italia che all’estero (come La Gran Guardia di Livorno, l’Umberto Giordano di Foggia, il Teatro del Vittoriale di Gardone Riviera (Bs), il Toniolo di Mestre, il Chiostro San Marco di Tarquinia, il Festival della Versiliana a Marina di Pietrasanta, il Centro Interculturale di Torino, la Latomia del Paradiso di Siracusa, il Teatro antico di Paestum, il Sociale di Rovigo, il Teatro Greco di Taormina, il Castello Maniace di Siracusa, l’Anfiteatro Romano di Lecce, il Comunale di Trento, l’ Europauditorium di Bologna, il Nuovo di Torino, Piazza San Lorenzo di Viterbo, il Teatro Romano di Ferento, l’Anfiteatro D’Annunzio di Pescara, il Festival delle Dolomiti, il Teatro Brancaccio di Roma, al Teatro Bellini di Napoli, al Teatro Rendano di Cosenza, al Teatro Manzoni di Monza, sino ai recentissimi Teatro dei Fluttuanti di Argenta e Teatro La Fenice di Senigallia), lo spettacolo, firmato per regia e coreografia da Franzutti per la compagnia da lui guidata, ha raccolto ovunque entusiastici consensi di pubblico e critica per la propria ambientazione, originale e sorprendente, ma perfettamente funzionale allo svolgimento del racconto e alle musiche. Già il noto critico di danza Vittoria Ottolenghi definì l’allestimento come frutto di “un’idea geniale!“.
Nell’edizione originale, firmata nel 1890 dal coreografo Marius Petipa, la trama del balletto deriva da una favola, “La belle au bois dormant”, compresa in una raccolta, “Ma mère l’Oie”, dello scrittore francese Charles Perrault (1628-1703).
Il racconto di Perrault, a sua volta, è ispirato dalla favola “Sole, Luna e Talia”, contenuto nel “Pentamerone”, o “Cunto de li cunti”, dello scrittore campano Giambattista Basile (1575-1621).
Franzutti, nella propria versione del balletto, sposta l’azione dal testo di Perrault, con la storia fantastica di una principessa che si risveglia dopo 100 anni di sonno, e si ispira, in maniera più articolata, al racconto di Basile. Questi narra di una principessa addormentata per un incantesimo nel Mezzogiorno d’Italia. Parte da questa prerogativa geografica lo speciale intervento creativo di Franzutti. Il coreografo infatti riporta la trama del balletto nel luogo d’origine, ovvero il Sud del nostro paese. Ciò ha permesso una precisa connotazione di carattere storico e folklorico, ovvero la sostituzione della puntura con il fuso con il morso della tarantola salentina.
La Principessa Aurora diventa, in questo allestimento, una giovane e bella ragazza mediterranea, alla quale una vecchia maga predice un infelice destino. Saranno l’abilità della zingarella Lilla, e il bacio d’amore di un principe-antropologo, spinto a rintracciare le orme di una antica leggenda, a destare la fanciulla dal proprio sonno centenario.
Danzano i ruoli principali: Boryana Petrova (Aurora), Alexander Yakovlev (Ernesto, l’antropologo), Andrea Sirianni (la Strega Carabosse), Nuria Salado Fusté (Jargavan, la fata dei lillà), Alessandro De Ceglia (Roberto, il padre di Aurora) Federica Resta (Silvia, la madre) Francesca Raule e Stefano Sacco (gli uccellini Blu). Accanto a loro, si esibiscono: Francesca Bruno, Martina Minniti, Beatrice Bartolomei, Alice Leoncini, Daniel Agudo Gallardo, Ciro Iorio, Lucio Mautone, Luca Rimolo, tutti elementi del Balletto del Sud, emblemi di una bella e solida realtà nazionale che ha saputo collezionare successi in numerose tournée italiane ed europee.
Gli altri titoli in programma nella stagione invernale 2016 del Balletto del Sud sono: “Shéhérazade e le mille e una notte” con la partecipazione di Carla Fracci, “Le quattro stagioni”, “Romeo e Giulietta”, “Carmina Burana” ed il reading-dancing concert “Che ieri m’illuse, che oggi t’illude”.
“La Bella Addormentata è la fiaba che preferivo durante la mia infanzia, e che tuttora considero “la fiaba”. Nel realizzarne una mia versione ho voluto avvicinarmi allo spirito leggero della storia, e insieme ho fatto sì che la fiaba stessa si avvicinasse a me e al mio mondo – nel modo più diretto e concreto: cronologicamente e geograficamente. Ambiento la Bella Addormentata nel Salento e racconto, con la storia di Aurora, il tempo dei miei nonni, il tempo di mia madre, il mio tempo. Esprimo qui il particolare piacere di sapere che la produzione, viaggiando, rappresenta il tono mitico che, tra gli altri, in uno dei suoi scritti anche Marguerite Yourcenar vedeva nella mia terra, l’Oriente dell’Italia”. Fredy Franzutti
Info: TeatroTeam di Bari Via Prezzolini, Botteghino: piazza Umberto, 37Bari / Tel: 080 5210877 – 080 5241504. Costo Biglietti: Poltronissima: € 33,00Poltrona: € 29,00 / Galleria: € 25,00 / RIDUZIONE GIOVANI FINO AI 26 ANNI / Poltronissima: € 20,00Poltrona: € 20,00/ Galleria: € 15,00. Vendita online: www.teatroteam.it
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