di Eleonora Arnesano
Il brano, scritto e interpretato dall’artista romana lanciata dal Festival di Sanremo del 2007, si candida a diventare uno dei tormentoni di questa estate. L’apprezzamento e il riscontro da parte del pubblico è stato immediato, visto che Danza, già nel primo giorno di uscita, è entrato ed è rimasto a lungo nella Top100 di iTunes. Una canzone intensa, che coniuga sapientemente sonorità ricercate e un testo in cui emerge tutta la profonda sensibilità dell’artista. Altrettanto interessante è il videoclip diretto dal regista Mario Maellaro, che vanta in curriculum prestigiose collaborazioni con programmi Mediaset come Avanti un altro e Ricette all’italiana. Protagonisti della storia rappresentata in questo short-movie, assieme alla cantautrice, Pasquale Di Nuzzo e Alice Bellagamba.
Danza News l’ha incontrata per carpire le se emozioni sul suo ultimo singolo.
Sei partita dal teatro per approdare al canto, qual è stata la marcia che ha fatto scattare la svolta?
Il teatro è stata una mia grande passione sin da piccola e l’esperienza da attrice, la considero sicuramente come un aspetto molto importante della mia formazione artistica. Recitare su un palcoscenico mi regalava sempre grandi emozioni, ma la musica mi ha poi completamente affascinato dal giorno in cui presi la mia prima lezione di canto. Ricordo ancora che stavo preparando un musical e per la prima volta, sperimentavo l’unione tra la recitazione e canto. E in quel momento compresi che cantare e comunicare cantando, attraverso la musica, rappresentava la forma espressiva e comunicativa che sentivo maggiormente appartenermi. Era per me infatti come se l’emozione, attraverso il canto, passasse in modo più immediato e diretto dalla pancia all’ esterno facendosi suono e non parola, con un unico filo conduttore, senza passaggi intermedi. Mi sembrava il modo più istintivo e naturale per me per esprimere tutto ciò che avevo dentro.
Come definiresti il tuo stile musicale?
Il mio stile musicale lo definirei a metà tra il pop ed il rock melodico. C’ è stato poi qualche piccolo intervento di elettronica in alcuni brani del progetto, come nel caso di “Chiamami per nome”. Il mio ultimo singolo “Danza” è invece un brano che contiene anche lievi contaminazioni etniche, espresse magistralmente dalle chitarre del grande Egidio Maggio, per dare un tocco di istintività e per esprimere in modo ancora più radicale l’essenza ed il concetto di danza. E di questo devo ringraziare Paolo Iannattone per aver interpretato al meglio l’essenza del brano e della linea melodica che avevo creato e per averla valorizzata sapientemente attraverso un bellissimo arrangiamento.
“Danza”, il tuo ultimo singolo, è firmato dal noto regista Mediaset Mario Maellaro con la partecipazione straordinaria di Alice Bellagamba e Pasquale Di Nuzzo, da cosa trae ispirazione?
Il video rappresenta un viaggio interiore, un abbandonare i ritmi frenetici quotidiani, per ritrovare sé stessi e tornare a danzare con la vita. Alice rappresenta la mia essenza, la mia anima. Il luogo magico delle cascate è un luogo dell’anima e la danza simbolicamente rappresenta un moto di celebrazione della vita e dell’amore e delle emozioni che finalmente si riescono a sentire e riconoscere grazie ad un ritrovato contatto con sé stessi. Sono stata onorata di aver collaborato con un professionista come Mario, che ha saputo cogliere la vera essenza del brano e tradurlo in immagini eccezionali. Il tocco magico è stato dato dal talento puro e assoluto di Alice e Pasquale, che hanno arricchito le scene di un contenuto espressivo ed emotivo di altissimo livello. Il loro volteggiare in acqua sulle note di Danza, non era un semplice danzare, ma un trasmettere con tutto il corpo e anima emozioni.
Ti abbiamo conosciuta al Festival di Sanremo, quale sarà la prossima vetrina televisiva?
C’ è una bellissima sorpresa in arrivo, ma non posso ancora svelare nulla….e poi chissà un giorno non mi dispiacerebbe affatto tornare sul palco dell’ Ariston!
Quanto è importante raggiungere un proprio stile e identità?
L’ espressione di un proprio linguaggio e di una propria personalità credo siano importantissimi. E credo che il raggiungimento di una propria identità, sia un processo naturale che va di pari passo con l‘evoluzione e la crescita di un’artista, sia come tale, che in primis come essere umano .Nel momento in cui c’è una ricerca forzata, il tutto perde di autenticità, mentre lo stile, l’identità, sono un processo naturale ed interiore. Il risultato finale esterno è solo il risultato di un processo di evoluzione interiore e personale.
Tra le tue esperienze e partecipazioni, quali ricordi con soddisfazione?
Tra l’esperienze più belle e significative di tutto il mio percorso artistico professionale, non posso che ricordare in primis la mia partecipazione al Festival di Sanremo nel 2007. Ricordo con molto piacere uno dei mie più recenti live in piazza a Ladispoli con Radio D’’Italia Tour, insieme a Valerio Scanu, poiché è stato emozionate esibirmi davanti ad un pubblico di circa 14.000 persone. Devo ammettere però che tutti i live estivi del Danza Tour vissuti fino ad ora, sono stati per me un’esperienza meravigliosa. Ricordo inoltre con gioia e soddisfazione l‘esperienza del duetto inedito in dialetto salentino con Graziano Galatone e l’emozione di vedere pubblicato in edicola in allegato a “Tv sorrisi e canzoni “ Chi e “Tu style” la compilation contenente il brano inedito dal titolo “L’Amore ca Vaje”. Sicuramente ricordo con gioia e soddisfazione anche il giorno delle riprese del mio ultimo videoclip, perché è stata una giornata meravigliosa, all’ insegna dell’armonia, della creatività e del divertimento, oltre che della professionalità. Devo dire però che pur avendo citato queste esperienze, in realtà tutte quelle vissute fino ad ora, nessuna esclusa, sono state per me formative e significative, perché amo immensamente il mio lavoro ed ogni occasione è stata fonte di arricchimento interiore ed emotivo e non solo professionale.