laboratorio coreografico di Mimmo Miccolis presso l’associazione Cuori con le ali

E’ tornato nella sua città natia, Conversano in provincia di Bari, nella scuola dove ha mosso i primi passi di danza, l’Associazione culturale Cuori con le ali, il pluripremiato coreografo internazionale Mimmo Miccolis, per raccontare la ‘sua’ danza, il suo mondo, ai giovani danzatori pugliesi.
Vincitore dello YAGP, ad Aprile scorso, come Miglior Coreografo del 2015, insegnante e coreografo presso il prestigioso Washington Ballet, Mimmo Miccolis ha concretamente realizzato il sogno di quando era bambino e danzava timidamente con i Cuori con le ali: diventare coreografo ed esprimere se stesso attraverso la danza!
Quello di Mimmo Miccolis è uno stile di danza contemporanea molto originale: richiede una tecnica forte, un’assoluta pulizia del gesto, movimenti incisivi e leggeri al tempo stesso, grande espressività. Le sue coreografie, anche quelle insegnate durante gli stage e i laboratori coreografici, rappresentano il suo stato d’animo, il percorso emozionale della sua vita: forza, eleganza, determinazione, agilità, velocità…questi gli elementi che caratterizzano ogni sua produzione artistica.
I danzatori professionisti e non che hanno seguito le sue lezioni, il 20 e 21 agosto scorsi, presso la sede di ‘Cuori con le ali’, con i muscoli tremanti per i faticosi esercizi, il cuore battente al ritmo delle musiche travolgenti…si sono completamente lasciati conquistare dalla ‘sua’ danza, dallo stile e dall’energia di quel giovane e apprezzato coreografo che tanti anni fa, in quella stessa sala, sognava di diventare ‘grande’!
E si son già dati appuntamento, a gennaio 2016, a Conversano, presso l’Associazione Cuori con le ali.

“ La danza è la mia vita, la mia
voce. La danza mi ha sempre
aiutato a superare momenti
difficili della mia vita, mi dava
la possibilità di staccare da
tutto e sfogarmi. La danza mi
ha aiutato e per questo per
me è importante da
coreografo ridare alla danza
ciò che lei mi ha dato. Per me
la danza è l’arte che più di
altre può toccare la sensibilità
dello spettatore. Senza parole
e senza colori bisogna
esprimere e toccare il cuore
di chi la guarda. È
fondamentale per me che la
danza significhi qualcosa,
che lanci messaggi, che
emozioni. ”