Notre Dame de Paris, il capolavoro di Petit

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L’avventura di Notre dame de Paris fu per Petit una delle più intense e gratificanti. In 2 atti e 13 quadri il coreografò riuscì a tradurre i fondamentali elementi dinamici della storia di Hugo e l’essenza profonda del dramma di ognuno di loro. La riduzione del libretto seguì fedelmente il file rouge della trama del romanzo.
Il balletto sintetizza perfettamente l’idea di spettacolo di Petit: una creazione totale di danza, scene, costumi, musica, teatralità. Petit alleggerisce la cupezza del romanzo di Hugo, veste i protagonisti con i colori squillanti e raffinati dei costumi di Yves Saint-Laurent, ambienta la storia in una scenografia stilizzata ma di grande suggestione, delinea quattro personaggi-perno della vicenda drammatica (Esmeralda, Quasimodo, Frollo e Phoebus) e utilizza il corpo di ballo in modo non decorativo, ma fortemente espressivo, con grandi sequenze di gruppo.
Nella conferenza la giornalista e scrittrice Francesca Camponero farà come sempre un excursus storico sulle varie edizioni del balletto, facendo cenno anche a L’Esmeralda, balletto che lo ha preceduto, anch’esso ispirato al romanzo di Hugo, con la coreografia di Perrot. La conferenza che presenta lo spettacolo prodotto dalla compagnia dell’Opera di Astana che sarà sul palcoscenico del Teatro Carlo Felice il 23 e 24 novembre prossimi, riserva interessanti video del lavoro di Petit all’Opera di Parigi con testimonianze dei vari grandi interpreti, tra cui anche Roberto Bolle, per la prima volta nel ruolo di Quasimodo nel 2013 in Scala.
Giornale Armonia Registrato al Tribunale di (Ta) N. 638 del 23/11/2004

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