Spellbound propone una serata mista intitolata DARE, una carrellata di coreografie edite tra gli ultimi successi a firma di Mauro Astolfi divisa in due tempi: il Primo atto comprende per il 18 e 19 marzo CONTROFASE sostituito per la replica del 20 marzo da SMALL CRIME, e LOST FOR WORDS – L’INVASIONE DELLE PAROLE VUOTE – STUDIO III; il Secondo è invece dedicato alla creazione che da il titolo alla serata stessa, DARE II, seconda parte di un progetto produttivo nato per i festeggiamenti del ventennale della compagnia nel 2015.
Prima Parte
CONTROFASE (18 e 19 marzo), interpretato da Giovanni La Rocca e Mario Laterza su musiche di Nihls Fraham, Garth Knox&Agnes Vesterman, è un duetto maschile plastico ed emozionale al tempo stesso, nato come coreografia per il progetto di tirocinio Spellbound Junior Ensemble/Tirocinio Professionale Daf, riallestito per la formazione professionale e ora parte del repertorio della Compagnia.
SMALL CRIME (20 marzo) – Rinunciare all’orgoglio crea miracoli, presentato in prima mondiale ad APAP Conference New York/gennaio 2015 City Center, su musiche di Jonny Greenwood, Nils Frahm, è un intenso passo a due che evidenzia la conflittualità che spesso emerge nella coppia, un lavoro dalla linea drammaturgica ironica e acuta straordinariamente interpretato dai due danzatori Maria Cossu e Giovanni La Rocca.
“SMALL CRIME accade per caso, spesso purtroppo è un bisogno mascherato da interesse… accade ogni qual volta si cerca con la forza, qualsiasi tipo di forza, di entrare nella vita di una persona… di cercare ostinatamente di attirare la sua attenzione. Il secondo piccolo crimine, quello che spesso rovina definitivamente le nostre vite, è una conseguenza diretta del primo piccolo crimine… che accade quando chi è stato rifiutato in un particolare momento della vita, cerca poi vendetta, ignorando, e non riconoscendo la stessa persona che poco tempo prima era il centro dei nostri pensieri. In alcuni casi rinunciare al proprio orgoglio… crea miracoli.” Mauro Astolfi
LOST FOR WORDS – L’INVASIONE DELLE PAROLE VUOTE – STUDIO III, realizzato in collaborazione con Regione Lazio Ufficio Cultura e Sport, è l’ultimo atto dell’omonima fortunata trilogia prodotta tra il 2011 e il 2013. Su musiche appositamente composte da Carlo Alfano, è un processo al ‘sistema parlato’ e falsato dei rapporti umani, un rifiuto a prendere sul serio e considerare come attendibile una confessione, una testimonianza… Lo Studio III, quindi, non contraddice in sostanza lo “spirito” e l’ambientazione dei primi due capitoli di LOST FOR WOEDS, pervasi da suggestioni che evocano progetti dialettici e slogan vari che invadono il linguaggio e intralciano la mente, ma cerca solo di ricollegare la parola a un significato puro e diretto, un linguaggio che non sottenda un altro significato.”
Seconda Parte
DARE II, è un progetto nato per celebrare i primi vent’anni di attività di Spellbound Contemporary Ballet prodotto durante i festeggiamenti dell’anniversario svoltisi tra il 2014 e il 2015. Presso il Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano, la compagnia mette in scena il secondo capitolo del progetto DARE, su musiche di Chopin e brani originali di Luca Salvadori, creato in collaborazione con il Teatro Sociale Aslico di Como che ne ha ospitato il debutto nel marzo 2015. Dare è richiamare a sé quell’essenza invisibile e solida della compagnia, in una divisione di spazi, di storie che s’incrociano, si ritrovano, si riallontanano. Dare racchiude e raccoglie un mondo un po’ magico, la dimensione del quotidiano rivista come qualcosa di ancora più eccitante di un evento straordinario. Dare è forse anche una metafora del vivere e la ricerca eterna di una relazione tra noi e gli altri, tra noi e quello che noi stessi abbiamo creato, un recupero delle intuizioni geniali della nostra infanzia dove qualsiasi cosa era un mondo da scoprire, ogni giorno.
La Compagnia come già nelle stagioni passate alterna tournée in Italia a un ricco calendario internazionale e nel 2016 vanta numerose presenze oltralpe con tappe in Inghilterra, Svezia, Canada, Stati Uniti, Giappone, Taiwan, Cina.
http://www.teatrocarcano.com/spettacoli/dare/
Spellbound Contemporary Ballet nasce nel 1994 dietro volontà del coreografo Mauro Astolfi, al rientro da un lungo periodo di permanenza artistica negli Stati Uniti. A partire dal 1996 Astolfi condivide il progetto produttivo con Valentina Marini con cui la Compagnia avvia un processo di intensa internazionalizzazione e di collaborazioni trasversali. La ricca progettualità artistica unita a una visione dinamica e in costante evoluzione del marchio hanno facilitato una ampia diffusione delle creazioni in contesti diversi, dai Gala ai programmi culturali televisivi, alle piattaforme e Festival di più continenti. Applauditissima per l’eccellenza degli interpreti e la versatilità del linguaggio coreografico, Spellbound conta presenze nei maggiori teatri e festival internazionali (Serbia, Germania, Francia, Israele, Canada, Inghilterra, Svezia, Croazia, Thailandia, Svizzera, Spagna, Austria, Bielorussia, Stati Uniti, Russia e Corea) L’ensemble festeggia 20 anni di attività, un arco di tempo in cui, alla produzione di spettacoli di danza, ha unito da sempre e con sempre maggiore interesse progetti di formazione ed educazione sia del pubblico che di almeno due generazioni di danzatori.
La Compagnia ha cosi posto negli anni le basi di un percorso in cui il divario tra spettatore, amatore e artista si è fatto sempre più sottile, alimentando, attraverso venti anni di seminari e workshop, una filiera creativa che ha avvicinato al palcoscenico migliaia di danzatori e curiosi e consolidato questo processo dando luogo a un autentico vivaio in termini di formazione in rapporto dialettico con la Compagnia.
Le attività di Spellbound hanno sede negli studi del Daf Dance Arts Faculty di Roma assieme a cui da luogo al progetto The Dance Industry, una factory culturale di respiro internazionale, ormai esempio e punto di riferimento ispirazionale per diversi giovani coreografi emergenti, realtà che ha catalizzato l’attenzione di appassionati così come di amatori che si identificano in un modello dinamico e di spinta verso una creatività a tutto tondo, non solo dal punto di vista artistico ma anche della capacità gestionale e progettuale che poi sono la necessaria premessa per uno sviluppo del processo di innovazione artistica in se stessa.
© DanzaNews.it by Giornale Armonia Registrato al Tribunale di Taranto n. 638 del 23/11/2004